
Il passato remoto: la passione innata per le parole
Le parole mi hanno sempre interessato molto. Fin da piccolo i giochi di società con le lettere mi hanno incuriosito, divertito e fatto riflettere. Prima ancora che con la penna ho imparato la scrittura con una macchina da scrivere.
Con Flavio, un carissimo amico, abbiamo passato pomeriggi interi a giocare parlando in forma anagrammata. Ho imparato a memoria, negli anni, tantissime canzoni attratto soprattutto dalle parole.
Quando sono cresciuto ho scoperto il vasto campo della comunicazione. La comunicazione a carattere interpersonale, ma soprattutto la comunicazione d’impresa.
La laurea in Giurisprudenza l’ho messa in un cassetto, ma mi ha insegnato molto perché nel Diritto l’uso delle parole è fondamentale. Un master in Relazioni pubbliche europee mi ha aperto tanti orizzonti da percorrere.
Il passato prossimo: un’esperienza declinata ad ampio raggio
Poi, una lunga carriera di lavoro nella quale ho sperimentato tante attività diverse crescendo ad ogni passo: compiti di segreteria per eventi nazionali pluriennali nella società di comunicazione di un grande gruppo, misto pubblico e privato, di ingegneria civile per le infrastrutture.
In seguito: vari uffici stampa per eventi e la consulenza di quattro anni per la comunicazione di un’azienda di produzione massmarket. Agli albori di internet, sono cominciate le collaborazioni giornalistiche con un primario gruppo editoriale e la conseguente iscrizione all’Ordine dei Giornalisti.
Nel frattempo, per tre anni, sono stato ideatore e curatore di un sito internet molto specializzato per l’unica compagnia telefonica operante ai tempi in Italia. Nello stesso periodo, ho avuto varie esperienze gratificanti e di livello come formatore in materie nelle quali la comunicazione è un elemento trasversale.
Un’importante svolta sono stati i vent’anni in un’agenzia di comunicazione di rilievo nazionale nella quale ogni giorno, come copywriter, ho unito logica e creatività, passando da settori e argomenti diversi, studiando, ragionando, parlando con gli esperti degli ambiti di cui mi dovevo occupare.
Ho seguito lavori di routine e progetti speciali nei quali c’era spesso da costruire un po’ di tutto: dall’identità al marketing, e dal posizionamento alla visibilità, notorietà e affermazione di ruolo. Un’esperienza fondamentale culminata nei tanti eventi seguiti, in cui confluivano tutte le altre forme di comunicazione sperimentate: l’advertising above e below the line, le varie declinazioni del web, le produzioni tv, lo sponsoring, gli uffici stampa, le relazioni pubbliche e il public affair.
Il tutto, continuando a scrivere articoli di stampa, ed occupandomi di editing e correzioni di bozze sia per la società in cui operavo principalmente sia per i volumi di saggistica di una casa editrice distribuita a livello nazionale.
Il presente: tra progetti speciali e routine sempre vivaci
Da anni sono un libero professionista sempre molto stimolato intellettualmente dall’occuparmi di settori, argomenti e ambienti diversissimi e spesso molto lontani tra loro.
Sono arrivato nella mia vita lavorativa a occuparmi di oltre 50 “mondi” diversi intercettati a vari livelli, ma non è questo il dato importante. Quando un nuovo contatto, potenziale cliente, mi chiede: “Ma tu che ne sai di questo?” (sottintendendo “Di cui mi occupo io”), rispondo “L’esperto sei tu, è il tuo vivere quotidiano. Non cercare in me chi ne sa più di te. Io tiro fuori il meglio dal tuo sapere e costruisco le parole che ti servono”.
Credo che la formula base della comunicazione sia, molto spesso, quella di trovare il più efficace mix tra informazione ed emozione che, di volta in volta e in ogni situazione, abbia il suo migliore equilibrio per arrivare al target. Per attrarlo, stimolarlo e cambiargli qualcosa dentro che lo porti al mio cliente. Certo, è una semplificazione; ma se leggi il mio blog “Pensala più alta” trovi queste idee, esperienze e tanto altro in modo più articolato e illustrato.