Progettare e realizzare una rivista cartacea e digitale ha senso oggi? È una delle mie più forti passioni professionali e personali, ma è utile a un potenziale cliente? (Ti anticipo la risposta: “Sì”, ma ci arriviamo per gradi). Dicevamo: ha senso oggi? Probabilmente no se ci fermiamo alla semplice analisi empirica basata sull’osservazione delle edicole chiuse e sulle lamentele degli editori.
Ma, al contrario di quanto si possa pensare se non si consultano i dati, i dati ci sono e ci dicono qualcosa di molto interessante.
Citiamo gli ultimi disponibili del Sistema Audipress di Audicom dello scorso settembre 2024: “Sono stati 31 milioni gli individui che hanno letto o sfogliato un titolo stampa su carta e/o digitale replica negli ultimi 30 giorni (il 59,2% della popolazione di 14 anni e oltre, circa 6 adulti su 10), con una frequenza Medio-Alta di lettura pari al 94,4% per i Quotidiani, all’82,5% per i Settimanali e del 74,5% per i Mensili. Negli ultimi quattro anni la quota di lettori del formato digitale replica è passata dal 6% dei lettori complessivi all’attuale 23,1% (7,2 milioni di lettori negli ultimi 30 giorni), +3,6% rispetto all’edizione sistema Audipress 2023/II, segno di un segmento del lettorato che mantiene un comportamento di consumo altamente qualificato e interessato.”
Due espressioni che possono tornare molto utili: “approfondimento” e “slow reading”
Rispondendo alla domanda iniziale sul senso del progettare e realizzare una rivista cartacea e digitale possiamo dire che dare un senso importante a un nuovo periodico è possibile. Intanto, i due supporti (carta e bit) funzionano benissimo insieme, perché quando si hanno i contenuti questi si possono distribuire in modo diverso mantenendo lo stesso layout grafico. Poi, ciò che deve essere strategico è sfruttare l’approfondimento degli argomenti trattati: le notizie invecchiano in fretta, le nozioni no.
E da questa considerazione ne scaturisce un’altra: la rivista, ossia il periodico focalizzato su temi di interesse del lettore si presta allo slow reading. Una modalità di lettura lenta, attenta, meditata; fatta su supporti comodi da guardare, sfogliare, riporre, riprendere in mano e conservare. Un’attività che costa, in termini di tempo, ma che ripaga nell’apprendimento, nella crescita personale e nella gratificazione in generale. Una lettura che si avvicina a quella del libro, allontanandosi dalla compulsività dello zapping televisivo o dello scrolling telefonico.
Un simpatico ricordo personale
Ricordo con simpatia e sincera tenerezza – ripensandoci oggi – un esperimento editoriale di 20/25 anni fa, quando la carta era ancora il supporto egemone nella diffusione dell’informazione. Ogni giorno feriale, alle 17 in punto, un sito minore di informazione giornalistica offriva gratis in download un foglio A4, in formato .pdf e stampato fronte/retro, con le principali notizie aggiornate fino a quell’ora. Era pensato per un utente che se lo stampava, lo piegava in quattro e se lo infilava in tasca per leggerlo poi facilmente sui mezzi pubblici, magari tornando a casa dal lavoro. Facile immaginare che durò molto poco, ma fu divertente.
Quale rivista posso organizzare per te
Se fai parte di un’azienda, di un’istituzione, di un’associazione puoi valutare l’interesse strategico di dotare la tua organizzazione di una rivista.
L’eventuale registrazione della testata, presso il tribunale della propria città e con l’indicazione di un direttore responsabile, un editore, uno stampatore-provider e la periodicità di pubblicazione, è semplice e offre diversi vantaggi:
- autorevolezza, credibilità e prestigio;
- maggiore protezione legale, a partire dal nome della testata;
- maggiore libertà nell’utilizzo di contenuti protetti da copyright;
- potenziali vantaggi fiscali o economici (tutti da verificare nel singolo caso);
- migliore appeal.
Al direttore responsabile, giornalista iscritto all’Ordine come me, può affiancarsi un direttore editoriale più competente sull’argomento specifico di cui si tratta.
I principali vantaggi della tua rivista cartacea e digitale
- presentare la tua organizzazione: attività, prodotti e servizi, identità: valori, obiettivi, mission e vision. Il tutto in un’ottica dinamica di continuo aggiornamento ed evoluzione nel tempo;
- dare voce alle persone sia interne sia del settore in cui operi;
- approfondire le questioni più importanti;
- contribuire al sistema complessivo della comunicazione posta in essere;
- rappresentare “qualcosa da dare” all’interlocutore: numeri della versione cartacea (un’evoluzione della semplice brochure) ed eventuale url del sito da cui poter scaricare la versione digitale (questo anche nella carta intestata, nelle firme delle mail, nei biglietti da visita ecc.).
Come la possiamo organizzare insieme?
A seconda delle tue caratteristiche e necessità posso occuparmi di vari aspetti in vari ruoli: da direttore, coordinatore del comitato di redazione, giornalista e comunicatore (cioè curatore della esistenza presso vari target):
- concept iniziale: definizione del progetto generale e business plan;
- piani editoriali di ogni numero;
- rapporti con gli autori dei contenuti scritti (compresi eventuali traduttori) e iconografici (foto, immagini, tabelle);
- coordinamento dell’art direction e della grafica con i professionisti che curano il layout;
- rapporti con l’amministrazione per gli aspetti economico-finanziari, burocratici ecc.
La case history “Around Wine” in self publishing
Cito questa case history che tratta di una testata in vendita al pubblico realizzata in self publishing, ma ovviamente sono valide tutte le opzioni di stampa e distribuzione classiche.
Ho ideato e dato vita a un trimestrale con un’idea originale: parlare di tutto ciò che vive intorno al vino senza parlare di vini specifici, di trend, politiche agricole, analisi economiche, settore. Una rivista a carattere internazionale con due distinte edizioni, italiano e inglese, entrambe in due formati: A4 cartaceo e pdf per il download (Amazon Kindle). La distribuzione avviene mediante Amazon con i seguenti vantaggi:
- tutti i numeri pubblicati restano in vetrina gratis e a tempo indefinito;
- vengono stampate solo le copie vendute che vengono recapitate al cliente; non ci sono resi, Amazon assorbe i costi di stampa e di distribuzione in tutti i Paesi raggiungibili del mondo;
- in caso di necessarie correzioni, il file può essere sostituito facilmente e senza problemi.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione con il Direttore tecnico Paolo D’Urso con una perfetta intesa divisione dei compiti rispetto a contenuti e forma. Paolo ha coordinato le attività e le risorse necessarie relative agli aspetti di “forma”: cura del format, art direction, impaginazione, ottimizzazione dell’apparato iconografico. Io come Direttore responsabile ho provveduto a coordinare la scelta dei temi da trattare, la redazione degli articoli, l’attività di editing e revisione delle bozze.
Progettare e realizzare una rivista cartacea e digitale è uno degli aspetti del lavoro che posso fare per te.
Contattami per ogni più utile approfondimento.